martedì 24 maggio 2016

lunedì 23 maggio 2016

UN MARE DI POESIA 2016

Con piacere segnalo la finale di un concorso internazionale di poesia per giovanissimi intitolato UN MARE DI POESIA. E' importante che i bambini imparino a non dimenticare il valore della poesia.
Congratulazioni ai piccoli finalisti e agli organizzatori di questo premio dal titolo così evocativo.

mercoledì 18 maggio 2016

Coloro che vivono in riva al mare difficilmente possono formare un solo pensiero di cui il mare non sia parte.

(Hermann Broch)



martedì 17 maggio 2016

Tempesta in mare di Michael Lang 
Astratto, quasi psichedelico. Eppure le pennellate morbide e ondose ricordano i giochi delle onde al largo e le tinte violacee e giallastre di  un tramonto sulla spiaggia.

lunedì 16 maggio 2016

I FARI PIU' BELLI D'EUROPA

Torre d'Ercole - Spagna

Questo è il faro più antico del mondo che è attualmente ancora in funzione: la Torre de Hércules, situata a Punta Herminia, in Spagna, risale all'epoca romana e oggi è il simbolo della Galizia. La costruzione è a pianta quadrata e misura 68 metri d'altezza: un punto di riferimento da moltissimi secoli per gli uomini di mare che si avventurano per questa costa, piena di pericoli per la navigazione!


Il mare non cambia mai ed il suo operare, per quanto ne parlino gli uomini, è avvolto nel mistero.

(Joseph Conrad)


martedì 10 maggio 2016

martedì 3 maggio 2016

Per me, il mare è come una persona, come un bambino che ho conosciuto per un lungo periodo di tempo. Sembra pazzesco, lo so, ma quando nuoto in mare parlo ad esso. Non mi sento mai sola quando sono là fuori.

(Gertrude Ederle)


venerdì 29 aprile 2016

mercoledì 27 aprile 2016

Perché non c’è niente di più bello del modo in cui tutte le volte il mare cerca di baciare la spiaggia, non importa quante volte viene mandato via.

(Sarah Kay)


giovedì 21 aprile 2016

Il miracolo non è quello di camminare sulle acque, ma di camminare sulla terra verde nel momento presente e d’apprezzare la bellezza e la pace che sono disponibili ora.

(Thich Nhat Hanh)


Il mare al tramonto è memoria di dei

Alfred W. Whitehouse


mercoledì 20 aprile 2016

martedì 19 aprile 2016

ISOLE TREMITI



A circa 12 miglia al largo del Gargano si trovano le Isole Tremiti, definite per la loro incantevole ed incontaminata bellezza “le perle dell’Adriatico”.
Il piccolo arcipelago è costituito dalle isole di  San Nicola, San Domino, Cretaccio, Caprara e, a circa 11 miglia da queste, dall’isola di Pianosa.
Le acque cristalline delle Tremiti attirano ogni anno migliaia di turisti amanti della natura e della tranquillità.
L'arcipelago delle Isole Tremiti, in provincia di Foggia, dette anche isole Diomedee, sono raggiungibili via mare da Vasto (CH), Termoli (CB), Rodi Garganico (FG), Peschici (FG) e Vieste (FG); con l'elicottero da Foggia.
Dal porto di Termoli e dall'aeroporto "Gino Lisa" di Foggia sono attivi collegamenti con le Isole Tremiti durante tutto l'anno.

domenica 17 aprile 2016

Il mare non ha paese nemmeno lui, ed è di tutti quelli che lo sanno ascoltare.

Giovanni Verga


mercoledì 13 aprile 2016

lunedì 11 aprile 2016

venerdì 8 aprile 2016

Vedere le onde e avere la certezza che sono state offerte da qualcosa di eterno che tende la mano fino a noi per dirci: “Ho bucato il muro del nulla per venire fino da te”

(Fabrizio Caramagna)


martedì 5 aprile 2016

Il mare è un immenso deserto dove l’uomo non è mai solo, perché sente fremere la vita ai suoi fianchi.

(Jules Verne)

lunedì 4 aprile 2016


Città di mare; Milazzo

La bellissima città di Milazzo si trova tra due golfi, quello di Milazzo e quello di Patti. Oggi questa città è una delle mete turistiche più importanti della provincia di Messina ed un ottimo punto di partenza per le bellissime Isole Eolie, il Parco dei Nebrodi e Tindari.
La posizione strategica le conferisce un fascino tutto particolare e per la spiaggia vale lo stesso discorso. Di giorno e di notte un posto davvero magnifico dove potere trascorrere diverse ore in allegria e divertimento.
Spiaggia ciottolosa e pulita che si lascia bagnare da un limpido mare turchese, facilmente raggiungibile.


giovedì 31 marzo 2016

Al mare la vita è differente. Non si vive di ora in ora ma secondo l’attimo. Viviamo in base alle correnti, ci regoliamo sulle maree e seguiamo il corso del sole.

(Sandy Gingras)


mercoledì 30 marzo 2016

Città di mare con nebbia di Sandor Weltmann



Dicono sempre di non giudicare un libro dalla copertina, ma perché, visto che la stessa è il suo biglietto da visita, ciò che può attirare l'attenzione di un lettore, oltre al suo contenuto, e fargli decidere di acquistarlo come di ignorarlo? E' ovvio, poi, che se un libro è brutto e vale poco o nulla, si può evitare di leggerlo, ma ci sono dei casi in cui è possibile ritrovare quel giusto equilibrio, ossia una bella copertina e un bel contenuto. Un esempio, in tal senso, ce lo offre la casa editrice Skira, che è solita fare le cose in grande non solo per i suoi cataloghi d'arte, ma anche quando si tratta di dare alla luce libri di dimensione più piccola, come quelli della collana Narrativadiretta da Eileen Romano, dove le scelte di stile sono perfettamente attinenti con quanto scritto e raccontato nelle cento (o più) pagine al loro interno.
In uno degli ultimi ad essere stato pubblicato, Città di mare con nebbia, è stata scelta - non certo a caso - come immagine di copertina Chiaro di luna sul mare, un dipinto del 1830 di Caspar David Friedrich in cui un paesaggio dalle atmosfere sospese chiama a testimoniare ciò che non si può rappresentare, il mistero dell'esistenza, un dipinto che viene dallo stesso museo di Lipsia che nel racconto viene esplicitamente citato a proposito di una suggestione di immagine che è quella dell'isola dei morti di Arnold Böcklin. Un paesaggio - quello raffigurato - che ci rende partecipi di quel senso di smarrimento e di quell'umana finitudine, provata da chi lo ha vissuto e realizzato (l'artista) e da chi lo guarda per la prima volta solo su tela o su una sua riproduzione (lo spettatore), entrambi inebetiti di fronte alla grandiosità di una natura che stabilisce ogni ritmo e che indica la nostra diversa misura.
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(L'isola dei morti di Arnold Böcklin)
Dal mare, arriva "una barca misteriosa, stretta, lunga e nera, come una gondola, come una bara", proprio come nel romanzo. Se si ha la vista lunga o un cannocchiale, si potrebbe notare che a bordo ci sono due uomini: uno prossimo alla vecchiaia, "con la schiena alla poppa, avvolta in un mantello nero, un tozzo cilindro in capo" e un altro più vicino ai trenta, "ai remi, con le braccia nude e muscolose che sbucano da un viluppo di stoffa scura". Uno straniero e il suo servitore (è chiaro il rimando cinematografico al "Nosferatu" di Murnau) che arrivano in quella città sonnolenta affacciata sul Baltico nel 1888. In concomitanza con aggressioni notturne che pochi si riescono a spiegare, c'è una strana inquietudine che si diffonde in quella città immersa nella nebbia, dove inizia un'inchiesta che galleggia sul macrotema della narrazione, la Città e il Male.
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(un'immagine dal film 'Nosferatu' di F.W.Murnau)
Storie e personaggi che ritroviamo in questo libro, curato dallo scrittore e studioso Hans Tuzzi, che - come spiega proprio nell'introduzione al volume - nasce da "un fascio di fogli dattiloscritti" ritrovati in una biblioteca di amici tedeschi, raccolti, tradotti e rimessi insieme in due anni. Del suo autore, Sandor Weltmann - un evidente pseudonimo, visto che è uno dei nomi del Dottor Mabuse di Fritz Lang - non si sa nulla. Di lui ci dice solamente che è nato in Germania e che è vissuto a cavallo fra le due guerre, oltre ad essere stato un profondo conoscitore del cinema espressionista tedesco, propenso alla letteratura di genere gotico e alla deformazione del quotidiano.
Un racconto gotico, dunque, il suo, molto affascinante ed avvincente, per la prima volta oggi proposto nella versione italiana in cui sono proprio il cinema espressionista tedesco e l'arte ottocentesca ad essere presenti in ogni pagina. Nulla è casuale nel racconto e ogni vicenda - come ogni personaggio descritto - è arricchita da particolari e da simboli che sono il frutto di una mente raffinata, capace di utilizzare un linguaggio che solo in alcuni punti è enigmatico, in quanto capace di affidare a ogni elemento un significato preciso ed indecifrabile insieme. Un libro misterioso come il suo autore e per questo ancora più coinvolgente, altamente consigliato a chi ha un gusto particolare per il bello in sè e a chi ama essere sorpreso. 
Provare per credere.





venerdì 25 marzo 2016

giovedì 24 marzo 2016

IL MARE COME NON LO AVETE MAI VISTO


È successo per caso. Visitando una delle più quotate gallerie d’arte contemporanea di Milano, Caiati Now in via del Gesù. Un paio di bellissimi quadri di vele assomigliavano come gocce d’acqua a un paio di copertine di Arte Navale. Così abbiamo scoperto Paolo Londero, ex restauratore di lacche antiche con una certa passione per barche, vele e vento. E una creatività senza apparente confine. Se mai vi capitasse di passeggiare in un bosco di noccioli e vedeste a terra un piccolo ramoscello tutto contorto, vi passerebbe mai per la mente che, una volta ricoperto da scaglie in oro zecchino 
potrebbe diventare una splendida scultura, nella fattispecie un meraviglioso serpente? Se nel vostro laboratorio di restauro trovaste qualche listello di legno di ciliegio e mogano avanzati e qualche scarto di lavorazione di corno e ottone, vi verrebbe mai in mente di mettere insieme questi pezzi e costruirvi un piccolo banjo? Cosa fareste di quella pila di vecchi giornali e riviste che per giorni, settimane e mesi si sono accumulati nell’anticamera di casa, e vostra moglie insiste perché li portiate nel contenitore della carta da riciclare? La risposta giusta è: un suggestivo polpo di cartapesta con delle lampadine sulla punta dei tentacoli. La risposta giusta per Paolo Londero, naturalmente.

UN ARTISTA ECLETTICO CHE SA RENDERE VIVE LE SUE OPERE

Londero è figlio d’arte. Il padre, cesellatore e pittore, gli ha trasmesso la passione. Ma non è solo il disegno ad attrarlo. La sua curiosità è aperta verso ogni tipo di espressione d’arte, non conosce limiti poiché è in grado di penetrare nell’essenza di qualsiasi materiale e di plasmarlo. Con una invidiabile serenità interiore Londero è in grado non solo di trasformare in realtà le sue visioni, ma poi è anche capace di farle vivere dentro. Una volta che i pezzetti di legno sono diventati un banjo sa farne scaturire note dolci e piacevoli, e come se non bastasse, accompagnarle con parole che gli escono spontanee, in puro dialetto milanese (andate a cercalo su youtube). Insomma, per dirla in breve, Paolo Londero è un artista a tutto tondo, che quando lavora nel suo gabinetto di restauro a Milano libera la mente e poi trasforma la realtà. Appassionato di arte antica, si divide fra restauro di quadri e preziosi oggetti dipinti, intaglio, scultura e pittura. A giudicare da quello che fa, non dorme mai e la sua giornata è di almeno 48 ore.

RITRAE LE BARCHE PIÙ MODERNE MEGLIO DI COME FAREBBE UN FOTOGRAFO

Vi stupireste quindi se un giorno lui prendesse in mano un pennello, una tavolozza di colori, una vecchia tela e vi facesse correre sopra la mano, e dopo qualche veloce traccia si cominciasse a delineare una barca a vela che si allontana nel crepuscolo? E non una barca qualunque. I suoi soggetti sono Azzurra, Luna Rossa, le barche della Coppa America, quanto più c’è di tecnologico e moderno, dipinto con un realismo fotografico che va oltre la fotografia, che arriva al cuore delle forme e dei colori. Un realismo antico. Dunque non stiamo parlando qui di “tagli” o “macchie” per le quali serve ingaggiare dei famosi critici affinché creino delle alchimie lessicali, incomprensibili alla maggior parte delle persone, ma destinate a creare un mercato. No, la pittura di Paolo è immediata, è figurativa nello stretto senso del termine, è decisamente vera. Talmente vera che si fa fatica a credere che non sia una fotografia. Quindi non c’è altro da fare se non varcare la soglia della galleria Caiati Now e lustrarsi gli occhi tra una poppa di Azzurra che sfugge a velocità incredibili dall’occhio dell’osservatore e una randa aurica di Tuiga, talmente verosimili da farci credere di essere sulla barca giuria.



mercoledì 23 marzo 2016

Nella linea dove si congiungono cielo e mare, l’uno dice all’altro di deviare dal suo cammino, ma nessuno lo fa e così si forma l’orizzonte.

(Lorenzo Olivan)





TERRE DI MARE

Costiera amalfitana, Italia
A sud di Napoli, in Campania, ci sono i 50 chilometri di costa più incredibili che possiate immaginare: tra Amalfi, Ravello, Sorrento e Positano troverete una delle mete turistiche più amate dai turisti di tutto il mondo.
Strade che curvano sinuose e portano a scoprire alte scogliere a picco sul mare blu, spiagge dorate su cui rilassarsi, bianche ville da ammirare e paesini tra le vigne caratteristici della zona. Non dimentichiamo i meravigliosi alberi di agrumi che vi sorprenderanno per l'aromatico odore e i meravigliosi e colorati frutti.
Scegliete una soluzione economica per dormire e puntate a visitare quanto più potete di questa bellissima zona del nostro paese.


« Convalido l'iscrizione di questo blog al servizio Paperblog sotto lo pseudonimo lillylaurenti ».

martedì 22 marzo 2016

Il monaco il riva al mare di Caspar David Friedrich (1808-1810)



La distesa blu scura, quasi nera, delle acque. Il cielo nuvoloso che si apre in un limpido azzurro. E, solo, schiacciato da tanta bellezza, un uomo, intento a  la mastodontica grandezza della natura selvaggia.

lunedì 21 marzo 2016

"Se vuoi costruire una nave,
non radunare gli uomini per raccogliere il legno e distribuire i compiti ma,
insegna loro la nostalgia del mare ampio e infinito"
(A. de Saint Exupery)



Il fiume è dentro di noi, il mare tutto intorno a noi.

(Thomas Stearns Eliot)


giovedì 17 marzo 2016

Il mare mi parla di te
dall'orizzonte avanzano
tempeste implacabili,
giorni di vento e pioggia
ma il mare mi parla di te
e io...gli credo


( Liliana Laurenti )





Il mare
è come un soffice letto
che ti culla
come un nido
di pesci.
E' profondo 
limpido.
Mi dà gioia
e sicurezza.



(Federica Fontanieri)




mercoledì 16 marzo 2016


Gabbiani su Camogli (Evmiglio) 1997

Sotto l’azzurro fitto del cielo qualche uccello di mare se ne va; né sosta mai: perché tutte le immagini portano scritto “più in là”.

(Eugenio Montale)




martedì 15 marzo 2016

Stanze in riva al mare di Edward Hopper (1951)


Paradossale, allucinante, eppure di una struggente bellezza. Sembra un dipinto surrealista, ma ritrae la quotidiana realtà di ognuno, sospesa tra le stanze domestiche di un’esistenza “normale” e il sogno di una vita selvaggia e primordiale, libera e avventurosa come il mare.
La vita non la misurai in anni, ma in strade, ponti, montagne, chilometri che mi separavano ogni volta dal mare

(Fabrizio Caramagna)